L'ATTACCAMENTO AL RUOLO PROFESSIONALE

- La trappola dell'identificazione -

Quando si decide di seguire le proprie passioni e di farne la propria attività spesso ci si trova soli, al di fuori di un contesto professionale. L’inizio di questo percorso e’ in solitaria ed è inevitabile che sia così. Seguire la propria passione significa ascoltare il proprio cuore, la propria motivazione esistenziale e farlo è un percorso totalmente individuale.

Poiché siamo nel frastuono continuo e non siamo più capaci di ascoltare profondamente e autenticamente noi stessi, ne’ i nostri bisogni, molto probabilmente avremo difficoltà a capire ciò che ci appassiona.

Un errore fondamentale in questo percorso è domandarsi cosa fare per stare bene. “Vale ma che posso fare???”. Questa domanda all’inizio del percorso non ha una risposta e continuare a domandarsi cosa si debba fare e’ solo fonte di frustrazione e scoraggiamento.

La nostra attenzione va invece direzionata sul come ci sentiamo. Come mi sento quando faccio questo? Sento una sensazione di appagamento e benessere? Riesco a farlo in maniera naturale e spontanea senza aspettative di risultato?

Sono le piccole azioni che ci indicano quale sia la nostra strada . L’aspettativa dei grandi progetti alimenta solo la nostra astrazione mentale, allontanandoci ancora dal nostro cuore.

Quando faccio ciò che faccio per il gusto di farlo, senza pretese di successo o di guadagno immediato sono sulla strada giusta. Quando la mia azione mi fa stare bene e non devo convincere nessuno di avere ragione sono allineato con me stesso e con il mio cuore.

E’ per questa partenza in solitaria che bisogna essere pronti a lasciare andare anche il precedente ruolo professionale e tutto ciò che esso comporta. Quando siamo all’interno di un’azienda ci sentiamo al sicuro, oltre allo stipendio ci sono dei vantaggi secondari che orbitano intorno a noi, di cui magari non ci rendiamo conto. Il ruolo professionale sicuramente è uno di questi. Il ruolo professionale ci da la sicurezza, ci definisce e ci da valore. Allo stesso tempo pero’ ci limita. Limita le nostre possibilità di sviluppo come persone proprio in ambito professionale.

Per molti anni ho svolto il ruolo di responsabile amministrativo ed ero così identificata con il mio ruolo che lasciarlo andare mi ha causato un’enorme sofferenza. Il mio valore era legato alla mia professione.

Ci sono voluti tanti mesi e tanto ascolto di me stessa per capire che potevo cambiare direzione e che la mia professionalità sarebbe rimasta in me per fare ciò che amo, invece di essere al servizio degli interessi di qualche azienda.

La realizzazione piu’ grande che possiamo raggiungere e’ che il nostro valore e’ intrinseco in noi e non e’ legato al ruolo, ma all’uso che facciamo delle nostre qualita’ professionali ed umane.

Valeria Leopardi

VALERIA LEOPARDI

AUTORE:
Valeria Leopardi

Per molti anni ho lavorato nel settore della Finanza, Amministrazione e Controllo di Gestione in societa’ industriali e di servizio nel ruolo di Responsabile Amministrativo. Ho collaborato con Fondi d’investimento operanti nel settore delle energie rinnovabili, web marketing e agroindustriali.  

Da anni seguo percorsi di crescita personale e credo che integrare la propria crescita personale con la crescita imprenditoriale sia l’inizio del vero cammino verso il successo

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